Crosystem: una speranza che diventa certezza

Il Crosystem è uno dei pilastri fondamentali della riabilitazione neuropsicomotoria di nostra figlia.
Me ne parlò la bravissima Neuropsichiatra infantile che segue E. fin dall'inizio raccontandomi i risultati quasi "miracolosi" ottenuti da una bambina che era stata trattata a Salerno con il Crosystem in associazione alla terapia dei vincoli muscolo-cutanei.

Cercando altre notizie in internet appresi che l'ideatore è il Prof. Filippi, mi misi in contatto con lui che fu disponibilissimo a darmi ogni tipo d'informazione e prezioso nel consigliarmi a chi rivolgermi per iniziare il trattamento. 


Mi spiegò, parlando di bambini, che il Crosystem migliora tutto ciò che c'è, ossia tutto ciò che è rimasto integro del sistema nervoso, normalizzando il tono muscolare, cioè riducendo l'ipertono ed anche aumentando il tono dei muscoli ipotonici.

Mi disse che le microvibrazioni dell'apparecchio avrebbero fatto arrivare al cervello una gran quantità di informazioni sul muscolo trattato permettendo di farlo entrare negli schemi di movimento perché il cervello di E. avrebbe finalmente saputo dell'esistenza di quel muscolo e delle sue possibilità di utilizzo!!

Finalmente una vera cura! Finalmente la possibilità di modificare il tono muscolare e perfino lo schema coporeo!

Ero entusiasta, ma ancora non sapevo se avrebbe funzionato anche per E.

Vi domandate com’è andata?

E’ andata stra-bene!!

La prima serie di applicazioni (il trattamento prevede 30 minuti al giorno per tre giorni consecutivi) è stata fatta ai muscoli adduttori. Abbiamo iniziato da lì perché nostra figlia, come la maggior parte dei bambini con tetraparesi, ha problemi alle anche, ad una in particolare.

Dopo il secondo giorno E., che per una mia scelta ragionata non porta più tutori gamba-piede e che di solito sul suo piccolo deambulatore (pony) stava in punta di piedi e riusciva a spostarsi solo con molto aiuto da parte mia, ha appoggiato da sola tutta la pianta del piede ed è stata capace di muoversi di lato e all’indietro!


Il Dott. che ha fatto il primo trattamento col Crosystem ad E. è Fisioterapista ed Osteopata, conoscerlo ci ha permesso di apprendere molte cose nuove che si stanno rivelando preziosissime, ne parlerò presto.



SECONDO E TERZO TRATTAMENTO COL CROSYSTEM



Il secondo trattamento col Crosystem è stato fatto all’Ileo-psoas, muscolo fondamentale per l’equilibrio del bacino e del femore.
L’aspettativa era quella di vedere una diminuzione dell’eterometria (lunghezza diversa) degli Arti Inferiori di E., così ci era stato detto, ma io ho constatato altri interessanti cambiamenti: E. ha acquisito una maggiore facilità nel conservare la posizione seduta e la contrazione volontaria dei glutei, che già c’era, è diventata molto più efficace.
A posteriori è stato facile capire il perché di tutto ciò (infatti mi sono data della sciocca per non averci pensato) e ora ve lo spiego.
Il nostro corpo è progettato per vincere la forza di gravità, infatti la maggior parte dei nostri muscoli scheletrici ha proprio una funzione antigravitaria. Questi muscoli, per loro natura, sono sempre in leggera contrazione: è come se tenessero il motore sempre acceso a basso regime in modo da essere pronti alla prossima contrazione nella massima economia possibile… un po’ come quando noi ci fermiamo al semaforo con l’auto e la teniamo accesa perché sappiamo che spegnerla e riaccenderla ci farebbe consumare di più.
Questo è il miglior sistema possibile per i muscoli antigravitari, però ha un aspetto negativo: proprio a causa della loro fisiologia essi tendono ad aumentare il proprio tono ogni qualvolta gli sia possibile, ma aumento di tono significa accorciamento e l’accorciamento produce dei cambiamenti a livello scheletrico, cambiamenti come scoliosi o lussazioni d’anca.
La chiave per prevenire o curare questi accorciamenti non è, come comunemente si vede fare, l’iniezione di botulino oppure l’intervento di allungamento dei tendini, entrambi dannosi, la chiave invece è l’allungamento, come insegna anche l' RPG.
Vi faccio un esempio che rende più facile comprendere questi concetti, parliamo per un momento di Dorso Curvo: immaginate un arco, ora figuratevi di indossare una cravatta e fate corrispondere la parte di legno dell’arco alla vostra schiena mentre la corda tesa corrisponde alla cravatta, ossia alla muscolatura anteriore che va dal collo al diaframma. Sapete cosa fa la Fisioterapia tradizionale di fronte ad un paziente col dorso curvo? Gli fa fare esercizi di rinforzo della muscolatura del dorso perché considera che questi muscoli siano deboli e non gli consentano di tenere la “schiena dritta”. L’RPG invece che fa? Poiché sa che il dorso non si è incurvato a causa della “debolezza” di quei muscoli, ma a causa dell’accorciamento dei muscoli anteriori, ovviamente allunga i muscoli anteriori e, altrettanto ovviamente, ottiene un vero cambiamento scheletrico nella direzione della migliore fisiologia possibile.

Tali conoscenze purtroppo non sono a disposizione di tutti i Fisioterapisti, io le ho acquisite durante la formazione in RPG e questo da un lato è stato un bene, anzi un benissimo (!) per mia figlia, dall’altro ha reso difficile la comunicazione con quelle Fisioterapiste di E. che non sono state capaci di accettare di almeno provare a guardare le cose anche da un altro punto di vista.
Torniamo all’Ileo-psoas di mia figlia: esso, con la sua inserzione vertebrale e i suoi rapporti anatomici con organi e strutture vitali dell’addome, in stato di accorciamento e tono aumentato, induceva, in posizione seduta, improvvisi cedimento anteriori del busto. Dopo il trattamento col Crosystem per lei è più facile stare seduta perché non cade più in avanti in quel modo!
Per quanto riguarda i glutei vale lo stesso discorso: senza più l’impedimento di quella continua tensione anteriore che tendeva a mantenere l’anca flessa, ecco che le è possibile reclutare meglio e più efficacemente i glutei che sono estensori dell’anca!
Il passo successivo sarebbe dovuto essere il trattamento dei tricipiti surali (il polpaccio), ma E. l’ha rifiutato, così siamo passati all’arto superiore più compromesso applicando il Crosystem all’inserzione distale del bicipite e sull’eminenza tenar. Qui l’ipertono è francamente maggiore che negli altri distretti trattati, ma abbiamo comunque osservato dei miglioramenti, infatti E. riesce a reggersi, aiutata, in posizione quadrupedica per un tempo che si va facendo via via più lungo.
Finora il Crosystem non solo non ci ha deluso, ma ci ha regalato delle sorprese piacevolissime. 

           Ci tengo a sottolineare, come già ho accennato, che noi stiamo associando il Crosystem all’Osteopatia Biodinamica, inoltre, nonostante io non sia una Fisioterapista dell’età evolutiva, ad un certo momento ho preso tutto il coraggio che avevo e ho deciso di occuparmi in via esclusiva della sua riabilitazione sicché nell'arco della giornata le propongo spesso giochi di movimento divertenti e funzionali.



Al momento questa scelta sembra dare buoni frutti.


AGGIORNAMENTO 

Come ho avuto modo di scrivere altrove ormai da quasi un anno E. non fa più sedute di Crosystem per sua stessa scelta: le ultime volte abbiamo provato sui polpacci e sugli adduttori, ma lei dopo un po' si è messa a piangere e ha detto che le faceva male la testa!

Mia figlia è una bambina molto motivata e centrata, sente cosa le fa bene e cosa no, ogni volta che ha rifiutato qualcosa ha sempre avuto delle buone ragioni, perciò al momento il mio giudizio sul Crosytem, nonostante gli effetti fisici davvero notevoli sperimentati in passato, rimane sospeso, in attesa di avere più conoscenze su ciò che accade a livello centrale durante la sua applicazione.

Sarebbe interessante ed auspicabile eseguire una RMN dinamica cerebrale durante la stimolazione con Crosystem per chiarire meglio il suo effetto. 








3 commenti:

  1. Interessante, da approfondirne la conoscenza.

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  2. Per ulteriori approfondimenti, oltre a clikkare sul link (in cima all'articolo) che indirizza al sito ufficiale del Crosystem, ti segnalo questa pagina su facebook: http://www.facebook.com/groups/crosystem/372301159464544/
    dove è possibile interagire col Prof. Filippi parlando del crosystem per la riabilitazione.

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  3. Grazie per aver condiviso i dettagli di quest'esperienza! Sarebbe interessante se potessi condividere gli esercizi che fate a casa...

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