Premessa.
Quando ci dissero che nostra figlia stava evolvendo verso l’idrocefalo ci fu qualcuno, e veramente non ricordo chi, che ci disse che la terapia cranio-sacrale sarebbe potuta essere di qualche utilità.
Abitando in quel periodo al Nord
fummo indirizzati verso l’Accademia Cranio-Sacrale di Trieste. La persona con
cui parlai fu in effetti molto disponibile, ma quando mi disse di aver risolto
un caso simile a quello di mia figlia senza bisogno di Neurochirurgia, dico la
verità, mi sembrò quasi impossibile, comunque cercai di andare più a fondo
chiedendo altri pareri. Mi confrontai col Primario della Patologia Neonatale
che mi disse che dato che alcuni dei ventricoli di E. erano isolati gli
sembrava rischioso andare ad aumentare il flusso liquorale. Parlai anche con un
Medico Fisiatra ed Osteopata che conosco da anni, un collega con cui ho
collaborato spesso e che in passato ha trattato anche me, egli mi disse che
avrei fatto meglio a lasciar perdere, che l’Osteopatia in un caso così sarebbe
stata inutile e che l’unica strada percorribile era quella chirurgica.
Poiché mi fidavo di lui e
sapendone così poco, gli detti ascolto.
Poi qualche mese fa abbiamo
iniziato, come racconto qui,
la terapia con il Crosystem presso lo studio del Dott. Vito Lombardo. La comunicazione con Vito è stata facile ed
immediata fin dalla prima telefonata, ho avuto la sensazione di parlare con un
professionista molto capace ed appassionato, la sua disponibilità è tale per
cui mi autorizza a pubblicare qui la sua e-mail: vitolombardo77@libero.itper
chiunque desideri delucidazioni.
Io non so spiegare esattamente ciò
che Vito ha fatto ad E., di sicuro mi ha confermato che, come risultava a me,
aveva un problema all’ATM (Articolazione Temporo-Mandibolare). Qui c'è un approfondimento per chi fosse interessato.
Il Dott. Lombardo ha seguito E.
per i tre giorni del primo trattamento col Crosystem associando l’Osteopatia e
l’Idrokinesiterapia.(abbiamo parlato molto e di molte cose, anche di
alimentazione e poiché si tratta di informazioni importanti presto ne parlerò
in una pagina apposita), dopodiché per questioni logistiche ci siamo rivolti al
Dott.
Pietro La Macchia di Manfredonia. Ve lo presento:
Mani che amano.
Un giorno Pietro mi ha permesso di ascoltare i movimenti dell’osso
Sacro mentre lui trattava l’Occipite di E. e…il Sacro sembrava fluttuare
compiendo movimenti di nutazione e contro-nutazione sulla mia mano come se
questa fosse la cosa più facile del mondo! Come posso descrivere questa
“magia”? Come posso renderla comprensibile a chi non l’abbia sentita o a chi
non sappia quanto sia difficile correggere la posizione di un sacro in lesione?
Per me è stata un’esperienza da brivido, ma ancor più da brivido è vedere E.
che durante il trattamento, distesa sul lettino, compie movimenti spontanei
uscendo dagli schemi patologici, ad esempio porta la mano sinistra alla bocca
superando un riflesso detto “dello Schermitore”, oppure dorsiflette i piedi,
cioè porta le punte dei piedi verso le ginocchia mentre queste sono estese, o
ancora rilascia le gambe così che le punte dei piedi si trovano
fisiologicamente rivolte all’infuori.
Per me è meraviglioso, questa è vera riabilitazione neurologica.
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